Questo libro è il risultato di lunghe ricerche, di confronti e di sistematiche riletture al fine di presentare una ricerca ed uno studio antropologico più vicino alla realtà. Per certi versi è stato un lavoro di squadra iniziato nel lontano 1960 dallo storico Natale Turco. Quarant’anni di ricerche e analisi di svariate opere che riguardano, principalmente, i settori della Mitologia, dell’Antropologia, del Folclore e della Religione. Quando mi sono avviato alla stesura di questo libro, il mio obiettivo era quello di far conoscere i miti dell’antica Sicilia evidenziandone le tracce di alcuni di essi, e come l’influenza che ancora oggi è evidente nella nostra cultura e nel sentimento religioso; le manifestazioni popolari intrise di tracce di un paganesimo morente che non si è ancora estinto. Questa realtà è evidente nelle feste patronali e in tutti i riti che inconsciamente, per tradizione abbiamo ereditato.
Allo stato attuale, sono riuscito, solo in parte, a raggiungere il mio obiettivo. Mi riprometto, in ogni modo, di riaprire il discorso in un futuro, spero non lontano. Molte sono le citazioni di personaggi storici che hanno avuto a che fare con la storia religiosa della Sicilia: da Diodoro Siculo a Plutarco, per citare i classici. Oltre agli studiosi come Giuseppe Pitrè, Salomone Marino e Biagio Pace. Ci tengo a sottolineare che questo lavoro non è solo un semplice riassunto di quanto altri autori hanno scritto, ma, al contrario, vi è, alla base un intenso lavoro di “analisi comparativa”, che, insieme all’individuazione di una serie di elementi tra loro correlati, mi ha permesso di individuare relazioni sfuggite agli studiosi del passato, non, sicuramente per loro incapacità, ma perché, allora, non erano in possesso di tutte quelle informazioni di cui, invece, noi, oggi, disponiamo, come le scoperte archeologiche più o meno recenti che ci permettono di individuare, con maggiore precisione, la diffusione di determinati culti.